Il caffè è una bevanda amata in quasi tutto il mondo.
C'è chi lo preferisce classico, chi macchiato, chi corretto.
Per alcuni è la carica giusta per iniziare la giornata, altri invece sono soliti berlo al lavoro, durante la pausa mattutina o pomeridiana, altri ancora lo bevono appena finito di mangiare.
Per quasi tutti comunque è un piacere a cui si fa fatica a rinunciare.
Se si rispettano le dosi consigliate giornaliere, il caffè può apportare numerosi benefici al corpo e alla mente. Al contrario, se si supera la quantità raccomandata, può esserci l'insorgenza di gravi problemi.
Sono molte le componenti nutrizionali presenti nel caffè, la principale è la caffeina.
Ha diversi effetti importanti. Per esempio, migliora la concentrazione e l'attenzione. Al contrario, se ne viene assunta troppa origina eccitazione ed insonnia.
Inoltre ha un effetto positivo sui reni, aumenta la diuresi, stimola la secrezione gastrica e biliare. Ma in dosi eccessive può invece provocare bruciore, acidità di stomaco, ed esofagite. Per questi motivi il caffè viene sconsigliato a chi soffre di ulcera e gastrite.
Inoltre la caffeina stimola la funzionalità cardiaca e nervosa, permette di combattere anche l'affaticamento muscolare. Se si superano le dosi consigliate però possono insorgere problemi come tremori ed ansia.
Alla caffeina inoltre viene attribuito l'effetto lipolitico, che consente la diminuzione del tessuto adiposo e la stimolazione dell'utilizzo dei grassi a scopo energetico, aumentando così la quantità di calorie bruciate.
Il profumo del caffè ha un impatto molto positivo sulla mente, fa sentire meno stressati.
Inoltre fa bene al cervello, migliora l'intelligenza e riduce il rischio di Alzheimer.
Ma bisogna anche ricordare che la caffeina assunta in eccesso, oltre a creare sbalzi di pressione, tachicardia, ipertensione, riduce l'assorbimento di calcio e ferro.
Il caffè classico tostato ha una quantità di caffeina superiore a quella del caffè verde, inoltre questa caffeina viene assorbita in modo piuttosto veloce.
Il caffè verde si caratterizza per essere costituito da chicchi classici non torrefatti, dotati di maggior proprietà benefiche.
Innanzitutto, la caffeina è minore rispetto al caffè classico, e rimane in circolo per più tempo.
Viene infatti assorbita con un processo più lento. Inoltre il caffè verde risulta avere meno effetti lesivi a livello gastrico, perché presenta un valore di pH pari a 5, rispetto a quello classico che invece è pari a 3. Il pH è un valore utilizzato per misurare l'acidità o basicità di una bevanda. Più il valore è basso, più vi è acidità, 7 rappresenta la neutralità.
Ma oltre alla caffeina, vi sono molte altre sostanze, come bioflavonoidi, vitamine e sali minerali, di cui si stanno studiando gli effetti benefici sull'organismo, come per esempio proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.
Per quanto riguarda l'assunzione di caffeina, se ne consigliano al massimo 300 mg.
Un caffè al bar contiene circa 60 mg, mentre uno della moka 85.
Bisogna però tener ben presente che la caffeina non è presente solo sul caffè, ma anche in tantissime altre bevande ed alimenti, come tè e cioccolato.
Per questo motivo, si consiglia di non superare tre tazzine di caffè al giorno.
C'è chi lo preferisce classico, chi macchiato, chi corretto.
Per alcuni è la carica giusta per iniziare la giornata, altri invece sono soliti berlo al lavoro, durante la pausa mattutina o pomeridiana, altri ancora lo bevono appena finito di mangiare.
Per quasi tutti comunque è un piacere a cui si fa fatica a rinunciare.
Se si rispettano le dosi consigliate giornaliere, il caffè può apportare numerosi benefici al corpo e alla mente. Al contrario, se si supera la quantità raccomandata, può esserci l'insorgenza di gravi problemi.
Sono molte le componenti nutrizionali presenti nel caffè, la principale è la caffeina.
Ha diversi effetti importanti. Per esempio, migliora la concentrazione e l'attenzione. Al contrario, se ne viene assunta troppa origina eccitazione ed insonnia.
Inoltre ha un effetto positivo sui reni, aumenta la diuresi, stimola la secrezione gastrica e biliare. Ma in dosi eccessive può invece provocare bruciore, acidità di stomaco, ed esofagite. Per questi motivi il caffè viene sconsigliato a chi soffre di ulcera e gastrite.
Inoltre la caffeina stimola la funzionalità cardiaca e nervosa, permette di combattere anche l'affaticamento muscolare. Se si superano le dosi consigliate però possono insorgere problemi come tremori ed ansia.
Alla caffeina inoltre viene attribuito l'effetto lipolitico, che consente la diminuzione del tessuto adiposo e la stimolazione dell'utilizzo dei grassi a scopo energetico, aumentando così la quantità di calorie bruciate.
Il profumo del caffè ha un impatto molto positivo sulla mente, fa sentire meno stressati.
Inoltre fa bene al cervello, migliora l'intelligenza e riduce il rischio di Alzheimer.
Ma bisogna anche ricordare che la caffeina assunta in eccesso, oltre a creare sbalzi di pressione, tachicardia, ipertensione, riduce l'assorbimento di calcio e ferro.
Il caffè classico tostato ha una quantità di caffeina superiore a quella del caffè verde, inoltre questa caffeina viene assorbita in modo piuttosto veloce.
Il caffè verde si caratterizza per essere costituito da chicchi classici non torrefatti, dotati di maggior proprietà benefiche.
Innanzitutto, la caffeina è minore rispetto al caffè classico, e rimane in circolo per più tempo.
Viene infatti assorbita con un processo più lento. Inoltre il caffè verde risulta avere meno effetti lesivi a livello gastrico, perché presenta un valore di pH pari a 5, rispetto a quello classico che invece è pari a 3. Il pH è un valore utilizzato per misurare l'acidità o basicità di una bevanda. Più il valore è basso, più vi è acidità, 7 rappresenta la neutralità.
Ma oltre alla caffeina, vi sono molte altre sostanze, come bioflavonoidi, vitamine e sali minerali, di cui si stanno studiando gli effetti benefici sull'organismo, come per esempio proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.
Per quanto riguarda l'assunzione di caffeina, se ne consigliano al massimo 300 mg.
Un caffè al bar contiene circa 60 mg, mentre uno della moka 85.
Bisogna però tener ben presente che la caffeina non è presente solo sul caffè, ma anche in tantissime altre bevande ed alimenti, come tè e cioccolato.
Per questo motivo, si consiglia di non superare tre tazzine di caffè al giorno.