Al contrario di quanto credono in molti, il caffè stimola la produttività in particolar modo nelle persone il cui lavoro non richiede pensieri astratti o sottili. Come dimostrato da alcuni studi, assumere molto caffè (o caffeina in generale) migliora più che altro la memoria dichiarativa, quella utilizzata dagli studenti nel corso degli esami per rispondere ai professori. Altri studi evidenziano vantaggi nei soggetti definiti “impulsivi”, o che, a favore della rapidità, sacrificano la precisione. Se parliamo di benefici del caffè per il nostro lavoro è corretto che pensiamo più che altro alla velocità. Oltre a studi e statistiche, però, si è ancora lontani dal sapere precisamente quali siano i processi chimici che intervengono si scrive un testo in un momento che di caffè ne richiede molti.
La caffeina è una sostanza molto fraintesa. Non si tratta infatti di un semplice stimolante e l'effetto cambia a seconda delle persone. La scienza moderna non è ancora riuscita a capire il rapporto tra cervello e caffeina.
In qualsiasi momento mentre siamo svegli i neuroni del cervello sono attivi. La loro attività si può registrare dalla produzione di adenosina, di cui l'organismo monitora i livelli attraverso i recettori del sistema nervoso. Quando nel cervello e nel midollo spinale i livelli di adenosina raggiungono certi valori, il corpo ci spinge verso il sonno.
Proprio a questo punto si inserisce la caffeina che viene scambiata dal nostro organismo per adenosina risollevandone i valori percepiti dai ricettori. La caffeina contenuta nel caffè arriva ai recettori che la scambiano per adenosina. In pratica la caffeina non fa altro che rallentare il processo che ci porta al sonno. In altre parole la caffeina non elimina la stanchezza ma aiuta a sentirsi meno assonnati.
Qualcuno sa il motivo per cui in seguito ad un intervento chirurgico molti si svegliano dall’anestesia con il mal di testa? Molto spesso è dovuto al fatto che non sono abituati a periodi così lunghi senza caffè. Basterebbe qualche altro giorno di astinenza per poi riuscire a berlo solo all'effettivo bisogno.
Come già detto, l’efficacia della caffeina varia da soggetto a soggetto. Invece il tempo che metà dose di caffè impiega per uscire dal nostro organismo è di circa 5-6 ore. Le donne nel periodo tra l'ovulazione e l'inizio del ciclo mestruale impiegano invece il doppio del tempo, invece i fumatori abituali la metà del tempo. La cosa spiega in parte il motivo per cui i fumatori bevono tanti caffè e si sentono più agitati e ansiosi.
La caffeina è una sostanza molto fraintesa. Non si tratta infatti di un semplice stimolante e l'effetto cambia a seconda delle persone. La scienza moderna non è ancora riuscita a capire il rapporto tra cervello e caffeina.
In qualsiasi momento mentre siamo svegli i neuroni del cervello sono attivi. La loro attività si può registrare dalla produzione di adenosina, di cui l'organismo monitora i livelli attraverso i recettori del sistema nervoso. Quando nel cervello e nel midollo spinale i livelli di adenosina raggiungono certi valori, il corpo ci spinge verso il sonno.
Proprio a questo punto si inserisce la caffeina che viene scambiata dal nostro organismo per adenosina risollevandone i valori percepiti dai ricettori. La caffeina contenuta nel caffè arriva ai recettori che la scambiano per adenosina. In pratica la caffeina non fa altro che rallentare il processo che ci porta al sonno. In altre parole la caffeina non elimina la stanchezza ma aiuta a sentirsi meno assonnati.
Qualcuno sa il motivo per cui in seguito ad un intervento chirurgico molti si svegliano dall’anestesia con il mal di testa? Molto spesso è dovuto al fatto che non sono abituati a periodi così lunghi senza caffè. Basterebbe qualche altro giorno di astinenza per poi riuscire a berlo solo all'effettivo bisogno.
Come già detto, l’efficacia della caffeina varia da soggetto a soggetto. Invece il tempo che metà dose di caffè impiega per uscire dal nostro organismo è di circa 5-6 ore. Le donne nel periodo tra l'ovulazione e l'inizio del ciclo mestruale impiegano invece il doppio del tempo, invece i fumatori abituali la metà del tempo. La cosa spiega in parte il motivo per cui i fumatori bevono tanti caffè e si sentono più agitati e ansiosi.